Canto Proibito è la nuova proposta di Ada Montellanico artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale. Negli ultimi progetti artistici ha voluto soffermarsi sull’espressività femminile come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; oppure ai lavori discografici di grande successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana e, più estensivamente, di colore. Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato sempre in chiave jazzistica, e ora continuando questo percorso la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, un’era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione molto presente negli stati cattolici proibivano e imponevano divieti e censure: il teatro era considerato luogo di perdizione, gli spettacoli furono interdetti. Alle donne, considerate da sempre esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi pubblicamente per quanto proprio in quel periodo alcune coraggiose artiste si affacciassero sulla scena socio culturale; per i ruoli femminili subentrarono i castrati, ragazzi a cui in età pre-puberale veniva inflitta una atroce violenza. Ma nonostante tutto la musica persistette nei palazzi dei nobili aristocratici o
in stati più liberali e fiorirono pagine di scrittura straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore.
Da qui nasce il nome Canto Proibito per il quale sono stati scelte alcune magnifiche composizioni degli autori più rappresentativi di quella epoca: F.Handel, A.Scarlatti, A.Caldara, M.A. Cesti, G. G. Carissimi, F. Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini,
meravigliose e rare compositrici di quei tempi. Per affrontare un progetto così ambizioso e complesso, e per poterlo restituire attraverso una lettura personale e moderna, Ada ha scelto nuovamente di affidare gli arrangiamenti al grande Giovanni Falzone, artista tra i più innovativi della scena attuale, a cui è legata da un forte sodalizio nato più di dieci anni fa a partire dall’album Suono di donna a cui è seguito nel 2017 il riuscitissimo Abbey’s road.
Line up
Ada Montellanico Voce
Giovanni Falzone Tromba e arrangiamenti
Filippo Vignato Trombone
Jacopo Ferrazza Contrabbasso
Ermanno Baron Batteria